Fabio Stentardo e Jòrg Haider |
Gli anni giovanili
Nacque il 26 gennaio 1950 a Bad Goisern, in Alta Austria; il padre era stato un funzionario del Terzo Reich. Haider s'iscrisse al Partito della Libertà Austriaco (FPÖ) ancor prima di laurearsi in diritto. Divenne portavoce del movimento dei giovani liberali nel 1971, e mantenne la carica fino al 1977.
Dopo la laurea, nel 1973, iniziò il servizio di leva nell'esercito austriaco, che prolungò volontariamente di 3 mesi (invece dei nove mesi obbligatori, ne svolse 12). Nel 1974 iniziò a lavorare presso l'Università di Vienna, presso il Dipartimento di Diritto Costituzionale.
Carriera politica
L'ascesa all'interno dell'FPÖ
Grazie al suo carisma, Haider divenne dapprima segretario e presidente della sezione carinziana del FPÖ (dal 1977 al 1983), e poi, dal 1986al 2000, segretario nazionale del movimento, che durante la sua segreteria abbandonò i principi tipici d'un partito liberale e aderì a una sorta di populismo nazionalista.
Il punto decisivo della sua carriera si concretizzò nel settembre 1986, quando sconfisse il vice cancelliere austriaco Norbert Steger nelle votazioni per la dirigenza del partito, al congresso di Innsbruck del FPÖ. Molti delegati temevano infatti che le posizioni politiche liberali di Steger, e la sua alleanza con i social-democratici, potessero minacciare l'identità e l'esistenza del partito.
![]() |
Fabio Stentardo e Jòrg Haider |
Governatore della Carinzia e aumento dei consensi
Nel 1989 Haider fu eletto governatore della Carinzia, ma due anni dopo fu costretto alle dimissioni per aver elogiato pubblicamente la politica socio-economica di Adolf Hitler. Nonostante questo, egli riuscì ad attirare a sé svariati austriaci, che si sentivano delusi, o peggio ancora stritolati dal consociativismo tra l'ÖVP (Partito Popolare Austriaco) e l'SPÖ (Partito Socialdemocratico Austriaco). Nel 1999 fu rieletto presidente della Carinzia, e nelle elezioni politiche dello stesso anno ottenne quasi il 30 % dei voti.
Cominciò allora un periodo di collaborazione governativa tra l'ÖVP e l'FPÖ: tale accordo, seppur inviso all'Unione europea, perdurò fino al2002, quando Haider ritirò la fiducia al governo guidato dal popolare Wolfgang Schüssel.
Dopo la sconfitta del suo partito alle elezioni politiche del novembre 2002 (alle quali ottenne solo il 10,2 % dei voti) Haider, che aveva lasciato la presidenza dell'FPÖ a Susanne Riess-Passer già da due anni, si ritirò dalla politica nazionale. Il successo ottenuto in Francia da Jean-Marie Le Pen lo convinse però a ricandidarsi: nelle elezioni del marzo 2004 riuscì a ottenere il 42,5 % dei voti in Carinzia, e si fece così rieleggere governatore della regione.
L'abbandono dell'FPÖ e la fondazione del BZÖ
In seguito alle oscillazioni del consenso elettorale, l'FPÖ, di cui la sorella di Haider, Ursula Haubner, era diventata presidente, iniziò a essere attraversato da tensioni interne.
Il 4 aprile del 2005 Haider fondò, insieme ad altri membri dell'FPÖ (tra cui, in particolare, la sorella ed il vice cancelliere Hubert Gorbach), un nuovo partito chiamato Bündnis Zukunft Österreich(BZÖ, Alleanza per il futuro dell'Austria), diventandone segretario. Questo produsse l'effetto di scindere la FPÖ in due. Il 7 aprile 2005 egli fu quindi espulso dal suo precedente partito, l'FPÖ.
Nei mesi successivi, il BZÖ tentò di stabilire il proprio ruolo all'interno del panorama politico austriaco, ma con poco successo. Haider ed il suo nuovo partito mantennero l'accordo di coalizione con il Partito Popolare, e questo portò a duri scontri politici con l'FPÖ. Sondaggi elettorali successivi segnalarono che entrambi i partiti stavano perdendo consensi, e rischiavano di non raggiungere la soglia critica del 4 % dei voti per poter essere rappresentati in parlamento.
Nelle elezioni federali del 2008 il BZÖ ebbe invece un clamoroso successo (il 10,7 % dei voti, mentre il FPÖ raggiunse il 17,5 %), riportando così Haider nel pieno della scena politica nella fase dei negoziati per la formazione del nuovo governo.
La morte

Il 24 ottobre la moglie Claudia diede disposizioni per il blocco della cremazione del corpo per fare ulteriori accertamenti sulle cause del decesso.[6]
Nell'aprile successivo le autorità austriache hanno formalmente chiuso l'inchiesta sulla morte del politico, escludendo le ipotesi di malori e complotti.[7]
![]() |
Nessun commento:
Posta un commento